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al testo di Alberto Becca
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Da tempo, in città, vedo vagare, con scorrevole
passo una donna che porta sul dorso un sedia pieghevole :
cammina con il capo reclinato, é ammirevole
questo suo stato di devozione intensa, questo incantevole
moto verso il trascendente, l' aldilà, è riprovevole
chi distratto la ignora ed è biasimevole
chi la deride o evita questa figura, lodevole
esempio di come si affronta l' esistenza: pare un amorevole
fiore in uno sterpeto: e quando il passo diviene cedevole
ella si ferma, apre la sedia, si siede e con mutevole
sguardo ammira i passanti o il mondo, quadro indelebile.
Poi con notevole sforzo riprende il suo peregrinare, fuggevole.
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